Possedere degli immobili significa amministrarli in modo oculato per trarne benefici e scongiurare ogni possibile rischio legato ad una cattiva gestione.
Il possesso di un patrimonio immobiliare implica infatti una serie di adempimenti fiscali e burocratici che, se ignorati, possono dare adito a 
situazioni critiche di indebitamento nei confronti dello Stato. Per non incorrere in multe o sanzioni e per trasformare i propri beni immobili in fonti di reddito è necessaria una gestione corretta, oculata e professionale.
È questo il motivo per cui occorre affidarsi ad uno Studio competente in grado di:
  • monitorare le scadenze ed assolvere agli adempimenti fiscali e tributari
  • informare il proprietario sulle variazioni del quadro normativo di riferimento
  • amministrare il patrimonio dal punto di vista burocratico
  • impostare un modello di gestione che trasformi il patrimonio in una fonte effettiva di reddito
  • gestire gli acquisti, le vendite e le successioni delle proprietà del soggetto.
Inoltre, il consulente di fiducia deve poter fornire una rendicontazione trasparente e chiara, per garantire al proprietario un monitoraggio costante dei risultati e
una partecipazione effettiva alla pianificazione delle scelte economiche relative al proprio assetto immobiliare.
Una serie di atti gestionali che possono riassumersi nelle seguenti attività:
1) inviare entro le scadenze le richieste di pagamento dei canoni periodici, con allegata la relativa ricevuta o fattura;
2) conteggiare e comunicare il canone aggiornato sulla base degli indici Istat;
3) calcolare quanto dovuto per oneri accessori ed altre spese o imposte connesse alla locazione e comunicarlo al conduttore;
4) provvedere alla registrazione periodica delle annualità e ad ogni altro incombente di legge presso l’Agenzia delle Entrate;
5) verificare la consistenza, l’eventuale corresponsione degli interessi e quant’altro relativo all’importo trattenuto dalla proprietà a titolo di deposito cauzionale;
6) incaricare il legale per promuovere l’azione di sfratto per morosità, di licenza o sfratto per finita locazione e di recupero di quanto dovuto per canoni, indennità di occupazione ed oneri accessori;
7) predisporre la relativa corrispondenza (disdette, diffide, comunicazioni varie, …);
8) partecipare alle assemblee condominiali.
Sulla falsariga delle attività sugli immobili è possibile gestire quote di partecipazione societarie tramite un piano concordato col proprietario finalizzato alla massimizzazione del profitto ed allo sgravio delle incombenze derivanti dalla salvaguardia degli interessi societari in senso lato.